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Buddleja davidii Franch., 1887 (talora denominato nei cataloghi orticoli 'Arbusto delle Farfalle') è un arbusto caducifoglio a rami arcuati, appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae.
Tassonomia
Varietà
Della specie Buddleja davidii Franch. segnaliamo le seguenti varietà (per alcuni autori sono solamente dei sinonimi della specie principale):
- var. magnifica (Wilson) Rehder & Wilson: fiori di colore violetto lucente.
- var. nanhoensis (Chiitenden) Rehder
- var. veitchianus (Veitch) Rehder: fiori di colore eliotropico.
- var. wilsonii (Wilson) Rehder & Wilson: fiori di colore rosa lillacino.
Ibridi
È segnalato inoltre un ibrido con un'altra specie dello stesso genere:
- Buddleja weyeriana Weyer = ibrido fra Buddleja davidii var. magnifica × Buddleja globosa
Etimologia
L'epiteto specifico è stato definito dal botanico francese Adrien René Franchet (1834 – 1900) per ricordare il contemporaneo missionario padre Armand David scopritore di numerose specie botaniche orientali.
Uno dei nomi volgari (albero/arbusto delle farfalle) deriva dal fatto che la prolungata e profumata fioritura, per tutto il periodo estivo, facilita la continua visita delle farfalle.
Morfologia
Secondo la classificazione proposta da Raunkiær la forma biologica della pianta è definita come fanerofite cespugliose (P caesp): ossia piante perenni e legnose con gemme poste ad un'altezza superiore a 30 cm. dal suolo, con portamento cespuglioso.
Radici
Normali radici da arbusto che producono numerosi stoloni sotterranei.
Fusto
La pianta è ramificata dalla base con robusti rami, prima eretti e poi decombenti (che tornano a dirigersi verso il basso). La sezione del fusto è quadrangolare e alla base si presenta legnoso con una chiara corteccia fessurata longitudinalmente, mentre verso l'alto i rami più giovani sono subtetragoni e pelosi. Dimensioni medie: dai 2 ai 5 m.
Foglie
Le foglie sono a fillotassi opposta e di forma ovato - lanceolate. La lamina è rugosa e intera; sui bordi è lievemente crenulata seghettata con nervature infossate di sopra e sporgenti di sotto. La pagina superiore è verde e glabra, mentre quella inferiore è bianca – grigiastra cotonosa (pubescente). Le foglie, dotate di stipole, sono picciolate quelle inferiori, sessili quelle superiori. Dimensioni delle foglie: larghezza 2 – 4 cm; lunghezza 6 – 12 cm.
Infiorescenza
L'infiorescenza è una densa pannocchia conica (o piramidale) terminale composta da numerosi mazzetti di fiori agglomerati. Dimensione della pannocchia: diametro 3 cm; lunghezza 30–60 cm.
Fiori
I fiori, ermafroditi, attinomorfi, gamopetali,gamosepali e tetrameri, sono delicatamente profumati di miele. Il colore dei fiori è azzurro lilla nella specie e varia dal lilla pallido al violetto intenso, ma anche bianco nelle cultivar. Dimensioni del fiore: 1 – 1,5 cm; diametro totale: 5 mm.
- Calice: il calice è campanulato e appare bianco per la sua tomentosità con sepali dentati (4 denti), saldati (fiore gamosepalo) e più corti del tubo calicino. Dimensione del calice: 2,5 mm
- Corolla: la corolla tubulosa (fiore gamopetalo) è lunga e terminante con 4 lobi patenti e una macchia rossastra al centro. Lunghezza del tubo corollino: 8 mm.
- Androceo: gli stami sono 4 ad antere sessili; sono inseriti nel tubo corollino e quindi non fuoriescono e sono perciò inclusi.
- Gineceo: l'ovario è supero costituito da due carpelli fusi.
- Fioritura: da agosto a settembre.
- Impollinazione: tramite insetti (soprattutto farfalle).
Frutti
Il frutto è una capsula biloculare (derivata dai due carpelli) avvolta dal calice e dalla corolla che sono persistenti. È lunga circa 1 cm e contiene numerosissimi minuti semi (alcuni milioni) che il vento trasporta lontano.
Distribuzione e habitat
- Geoelemento: il tipo corologico è relativo all'areale cinese.
- Diffusione: il luogo d'origine della pianta è la Cina nordoccidentale. In quest'area la specie cresce spontaneamente nelle fasce arbustive degli ambienti montani in un vasto areale dal Gansu al Guangxi.
In Europa venne introdotta verso il 1895 a scopo ornamentale ma ben presto si dimostrò infestante in quanto si adatta facilmente a qualunque tipo di terreno e resiste bene al freddo (diversi gradi sotto lo zero). In Italia è comune soprattutto al Nord dove è naturalizzata.
È stato dimostrato che la presenza di questa specie è in grado di modificare la fauna dell'ambiente in cui è stata introdotta .
- Habitat: la pianta richiede un clima temperato; si trova quindi in zone soleggiate, ma anche a mezz'ombra. Cresce sui dirupi e nei luoghi incolti, rive dei fiumi e scarpate.
- Diffusione altitudinale: da 0 a 1300 m s.l.m..
Usi
Giardinaggio
È largamente coltivata per l'abbondante e copiosa fioritura. Se ne contano oltre 15 cultivar (varietà di coltivazione) a colori diversi.
È pianta visitata dalle api sia per il nettare che per il polline.
Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
- L. Giugnolini G. Moggi, Fiori da balcone e da giardino, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1992.
- F. Bianchini A. C. Piantano, Tutto verde, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1998.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume primo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 362.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 521, ISBN 88-506-2449-2.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Buddleja davidii
- Wikispecies contiene informazioni su Buddleja davidii
Collegamenti esterni
- Flora delle Alpi Marittime, su floramarittime.it. URL consultato l'08-02-2008.
- Catalogazione floristica - Università di Udine, su flora.uniud.it. URL consultato l'08-02-2008.
- ZipcodeZoo.com. URL consultato l'08-02-2008 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009).
- Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato l'08-02-2008.
- Crescent Bloom, su crescentbloom.com. URL consultato l'08-02-2008.