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Camenèrio

Epilobium angustifolium
Onagracee (Onagraceae)


(si applicano tutti i crediti e i diritti della fonte Wikipedia)

Epilobium angustifolium (L., 1753), comunemente noto come camenèrio, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Onagraceae, diffusa in Eurasia, Nordafrica e Groenlandia.

Un tempo veniva incluso nel genere Chamaenerion: il vecchio nome generico deriva dal greco χαμαί (khamái, "a terra, basso") e dal latino nerium ("oleandro") e significa quindi "simile a un piccolo oleandro". Il nome dell'attuale genere deriva invece dal greco ἐπί (epí, "sopra") e λοβός (lobòs, "lobo"), per i petali inseriti sopra l'ovario.
L'epiteto specifico angustifolium allude invece alle foglie relativamente strette.

Ha un fusto eretto alto fino ad 1,50-2 metri. Possiede anche un rizoma molto ramificato.

Ha foglie lanceolate a fillotassi alterna, intere, strettamente lanceolate.

I fiori hanno un diametro di 2–3 cm, con quattro petali da magenta a rosa e quattro sepali rosa più stretti. Lo stilo termina con quattro stimmi. Gli stami sono 8.

I fiori sono portati in infiorescenza. L'infiorescenza è un racemo terminale simmetrico che fiorisce progressivamente dal basso verso l'alto, producendo una forma piramidale affusolata. Periodo di fioritura: luglio-agosto.

I frutti sono delle capsule deiscenti in quattro sezioni, contenenti molti minuti semi marroni (da 300 a 400 per capsula e circa 80.000 per pianta).

I semi hanno peli setosi per favorire la dispersione ad opera del vento.

Forma biologica: emicriptofita scaposa.

Il camenèrio cresce in zone sassose, ghiaiose (sponde dei corsi d'acqua) nonché sui detriti e le macerie, ma accetta anche suoli mediamente profondi, spesso su suoli silicei.

Il camenerio è diffuso nelle zone temperate più frequentemente montane (oltre i 1000 m) dell'emisfero boreale. È presente in tutte le regioni d'Italia, ed in particolare sulle Alpi.

Specie igrofila e assai frugale. Il motivo per cui è spesso chiamato "fiore di sant'Anna" è il periodo di fioritura.

In aree montane è una delle piante più abbondanti dopo gli incendi forestali (questo viene ricordato nel nome vernacolo inglese 'fireweed' cioè erbaccia del fuoco).

Di E. angustifolium sono riconosciute valide due sottospecie, oltre a quella nominale:

  • Chamaenerion angustifolium subsp. angustifolium
  • Chamaenerion angustifolium subsp. circumvagum (Mosquin) Hoch

Durante i rimboschimenti che interessarono nel primo dopo guerra l'Altopiano dei Sette Comuni, l'Epilobium angustifolium fu diserbato meccanicamente per mezzo di falcetto dagli operatori addetti, in quanto soffocante e infestante. In particolare invase tutti i terreni denudati a causa della guerra.

L'epilobio è un'erba officinale e medicinale, ed ha interessanti proprietà per la prostata e lo stomaco.

Le foglie giovani e i germogli sono commestibili sia crudi che cotti.

L'epilobio è una pianta mellifera e viene bottinata dalle api; la pianta è diffusa e si trova spesso nel miele in montagna, ma non si riesce ad avere quello monoflorale.

  • Botanica
  • Specie botaniche in Italia.
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su camenèrio
  • Wikispecies contiene informazioni su camenèrio
  • Epilobium angustifolium L., su csdl.tamu.edu. URL consultato il 5 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2008).
  • Chamerion angustifolium ssp. angustifolium (L.) Holub , su itis.usda.gov:8080.

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Famiglia(3)

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