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L'Helvella crispa è un ascomiceta appartenente alla famiglia delle Helvellaceae che fino a pochi decenni fa era reputato un buon fungo commestibile. Tuttavia è stato rivelato che questa specie contiene, pur se in quantità minime, la giromitrina - pericolosa micotossina cancerogena.
Considerando che occasionalmente può risultare indigesto e provocare intolleranze alimentari si raccomanda, in via cautelativa, di astenersi dal suo consumo.
Descrizione della specie
Cappello(mitra)
Fino a 4–5 cm di lunghezza, carnoso-cereo di forma irregolare, ondulato lobato, suddiviso in 3-4 lobi, prima con i margini aderenti al gambo, poi liberi e rivolti verso l'alto; superficie liscia, lacunosa, di colore biancastro o nocciolo pallido nella parte inferiore.
Gambo
Cilindrico, sodo, robusto, internamente cavo; con superficie bianca o bianco-giallognola, percorsa da crespe a larghe maglie; compreso il cappello può essere alto 6–15 cm.
Carne
Bianca, soda, fragile al tocco ma consistente quando viene consumata.
- Odore: indistinto.
- Sapore: delicato.
Spore
Ellittiche, bianche in massa 16-20 x 9-13 µm; aschi cilindrici ottosporici.
Habitat
Cresce in autunno, solitario o a gruppi, nei boschi di latifoglie e aghifoglie o in zone boschive con terreno sabbioso; poco diffuso ma fedele ai luoghi abituali di crescita.
In casi molto rari, raggiunge dimensioni enormi.
Commestibilità
Secondo recenti studi contiene tracce di gyromitrina, pericolosa tossina presente in quantità elevata nelle specie del genere Gyromitra; la Gyromitrina è parzialmente termo-stabile e quindi si raccomanda di astenersi dal consumo di questa specie.
L'intossicazione da gyromitrina porta alla "Sindrome giromitriana", pericolosa sindrome a lunga latenza, anche se non necessariamente mortale.
Qualora consumato, richiede la prebollitura. A volte, come già detto, può causare intolleranze alimentari o disturbi gastro-intestinali; andrebbe comunque raccolto solo quando è giovane.
Testi recenti (al contrario di quelli più datati) additano H. crispa come specie non commestibile.
Inoltre contiene sostanze tossiche termolabili (es. Acido elvellico).
Etimologia
Dal latino crispus, increspato, per la forma del suo cappello.
Note
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Scheda della specie, su fungoceva.it.
- Fotografia, su funghidisicilia.it. URL consultato il 16 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).