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Sorbo degli uccellatori

Sorbus aucuparia
Rosacee (Rosaceae)


(si applicano tutti i crediti e i diritti della fonte Wikipedia)

Il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia L.) è un albero della famiglia delle Rosacee.

Il nome comune deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, viene tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede. Veniva anche piantato attorno agli impianti per la cattura di tale fauna mediante reti.

Descrizione

S. aucuparia ha un tronco affusolato, con corteccia liscia (che tende a fessurarsi con l'età).

La chioma ha forma tondeggiante, le foglie pinnate, con coppie di foglioline disposte su una linea centrale con una foglia terminale.

Fiorisce da maggio a giugno con corimbi molto densi di fiorellini giallastri.

Sviluppa piccole bacche rosse che maturano in autunno. Sono commestibili, anche se di cattivo gusto, e attraggono tantissime specie di uccelli (da lì il nome comune della specie).

La specie è molto resistente al freddo.

Distribuzione e habitat

È originario delle aree centrali e settentrionali dell'Europa, dall'Islanda alla Russia, e dell'Asia.

Essendo una pianta specializzata per climi relativamente freddi, nell'Italia del sud (e nei paesi mediterranei) è confinato alle aree interne a partire dai 500/600 m d'altitudine.

Tassonomia

Sono state descritte le seguenti sottospecie:

  • Sorbus aucuparia subsp. aucuparia
  • Sorbus aucuparia subsp. glabrata (Wimm. & Grab.) Hedl.
  • Sorbus aucuparia subsp. pohuashanensis (Hance) McAll.
  • Sorbus aucuparia subsp. praemorsa (Guss.) Nyman - endemismo siculo-corso

Usi

  • Nella cultura popolare friulana, cadorina e mitteleuropea, le bacche essiccate di sorbo degli uccellatori erano utilizzate come repellente per streghe, lupi mannari e demoni, e come "antidoto" ai malefici e agli incantesimi.
  • Nella mitologia norrena, la pianta è ritenuta sacra al dio Þórr e le vengono attribuiti poteri magici, in grado di scacciare le entità malefiche e aumentare la fecondità. In realtà, tale sacralità pare essere una influenza della cultura lappone in cui la pianta è sacra al dio del tuono Horagalles (la cui stessa sposa è chiamata Raudna, cioè “sorbo”).
  • Dalla bacca si estrae un diffuso conservante alimentare ad azione antifungina: l'acido sorbico, E200. Sempre dal sorbo è possibile ottenere il sorbitolo: poliolo dal sapore dolce usato appunto come dolcificante (sigla E420).
  • Il legno del sorbo in età classica, era usato dai Liutai per il filetto dei violini, come essenza arborea alternativa all'ebano, non facilmente reperibile in quel periodo in Italia

Note

Bibliografia

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • T.G. Tutin, V.H. Heywood et alii, Flora Europea, Cambridge University Press, 1976, ISBN 0-521-08489-X.

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sorbus aucuparia
  • Wikispecies contiene informazioni su Sorbus aucuparia

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f. Dimens. f. Forma f. Forma f. Bordo Ramoscello Abbaiare Seme Guscio di s. Fiore Tipo di f. Tipo di f. Tipo Tipo
f. Dimens.  < 5 cm f. Forma  sottile lung f. Forma  composito f. Bordo  irregolare Ramoscello  di fronte Abbaiare  liscio Seme Guscio di s.  morbido Fiore Tipo di f.  roset Tipo di f.  altro Tipo  deciduo Tipo  cespugli
< 5 cm sottile lung composito irregolare di fronte liscio morbido roset altro deciduo cespugli
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